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Andrea Francolino_7 inversi - Foto Agost

CHI SIAMO

Chi siamo

È ripensando alla figura di Joseph Beuys e alla sua concezione artistica, in particolare al concetto che sottolinea come la più grande opera d’arte sia la realizzazione della “scultura sociale”, che questo progetto si sviluppa. Per tornare ad avere una funzione sociale, l’artista deve trovare il modo di dedicarsi anche a quest’opera. Il progetto “Meccaniche della meraviglia” vuole semplicemente inserirsi in questa forma di pensiero artistico.Attraverso il meccanismo eterotopico della “duplice entrata”, ovvero, sottolineando la medesima importanza tra luogo che la ospita e opera che ingloba in se stessa lo spazio, si vuole garantire la cattura dello spettatore nella maniera in cui il solo spazio o la sola opera non ne sono capaci. Lo spaesamento dello sguardo, il creare l’abitudine a cambiare il punto di vista. Uscire dallo stereotipo e vedere le cose nella loro essenza.L’opera, che si presenta come una cosa sola con lo spazio reale che la contiene, obbliga chi la guarda a entrare in contatto fisico con la realtà e dunque con l’opera stessa. Questo permette di abolire quelle barriere di scetticismo che oltre un secolo di avanguardie hanno contribuito a costruire creando un sempre maggior distacco tra cultura artistica e società civile.


Questa proposta di mostre d’arte contemporanea, allestite in spazi architettonici di particolare pregio, quali Castelli, Palazzi, Chiese E Siti Di Archeologia Industriale O Siti Archeologici veri e propri, è concepita e organizzata come un percorso itinerante, con lo scopo di far conoscere e valorizzare alcuni luoghi emblematici del territorio in cui la manifestazione si svolge.

In passato sono stati utilizzati, il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera o Villa Zanardelli a Toscolano Maderno, le strutture del Castello di Desenzano del Garda, la chiesa Romanica di Santa Lucia di Balbiana a Manerba del Garda, lo storico Palazzo Leonesio di Puegnago del Garda, il Grand Hotel di Gardone Riviera e, in particolar modo, le incantate architetture del Lazzaretto di Salò, aperte per la prima volta al pubblico. Nel 2013 si è intervenuti con progetti Site Specific in alcuni siti archeologici del comprensorio Gardesano, come Le Grotte di Catullo a Sirmione, la villa romana di Toscolano Maderno e il parco archeologico di Manerba del Garda, inoltre sono stati coinvolti l’Hotel Laurin a Salò, la Fondazione Vittorio Leonesio a Puegnago, i giardini e la cappella dell’Isola del Garda nel comune di San Felice del Benaco e villa Mirabella a Gardone Riviera, sede della Comunità del Garda.
Negli anni precedenti dal Castello Quistini di Rovato alle Terme di Boario, dal Castello di Montichiari all’antica Filanda di Gambara, fino alla vecchia fabbrica di reti da pesca di Marone o l’ex Cotonificio De Angeli Frua di Roè Vlciano.


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